Giro d’Italia 2024, Olav Kooij vince per mezza ruota su Jonathan Milan! Jhonatan Narvaez ripreso a un soffio dal traguardo

Primo successo in un Grande Giro per Olav Kooij, che si è imposto nella nona tappa del Giro d’Italia 2024. Il velocista della Visma | Lease a Bike ha anticipato di mezza ruota Jonathan Milan (Lidl-Trek), che ha lanciato la volata a poco più di 150 metri dal traguardo di Napoli per provare a riprendere Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), che era scattato a poco più di sette chilometri dalla conclusione ed è stato raggiunto a soli 40 metri dalla linea d’arrivo. Il podio di giornata viene completato da Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) davanti ad Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling Team), con anche Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Davide Ballerini (Astana Qazaqstan) tra gli azzurri in top-10, rispettivamente all’ottavo e nono posto.

In chiave classifica generale non cambia nulla, con la corsa che arriva così al primo giorno di riposo con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) saldamente in Maglia Rosa con un vantaggio di 2’40” su Daniel Felipe Martinez (Bora-hansgrohe) e 2’58” su Geraint Thomas (Ineos Grenadiers).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Pronti-via e si forma la fuga di giornata: a muoversi sono Mirco Maestri e Andrea Pietrobon, ai quali sembra potersi unire rapidamente anche Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Quando la coppia Team Polti – Kometa rallenta per farlo avvicinare, però, dal gruppo partono nuove accelerazioni, promosse dalla EF Education – Easypost, costringendo i due uomini di testa a rilanciare l’azione. Respinto Tarozzi, i due uomini al comando vedono il gruppo rallentare nuovamente, concedendo loro un margine di trenta secondi, che progressivamente riescono ad accrescere visto che, dopo alcuni nuovi scatti infruttuosi, il gruppo si rialza. A quel punto il margine sale fino a superare i due minuti, con la Alpecin – Deceuninck che controlla senza forzare.

Dopo oltre sessante chilometri di corsa il margine arriva a toccare i 3’30” e dal gruppo partono alcuni scatti, subito dopo il cartello che indica 150 chilometri alla conclusione. Il gruppo guadagna così un minuto, ma nuovamente le squadre dei velocisti vanno a chiudere, con l’azione promossa da Davide Ballerini (Astana Qazaqstan) e Stefano Oldani (Cofidis), che ha vita molto breve. A quel punto la situazione si placa nuovamente e il gap torna a salire e arriva a toccare i 3’50” prima di stabilizzarsi sui 3′, con la Alpecin a fare sempre il grosso del lavoro in gruppo. A causa di un po’ di vento contrario, l’azione dei battistrada viene un po’ frenata, e i due entrano negli ultimi 100 chilometri con appena 1’35” di margine.

Tuttavia, la Alpecin non ha fretta di andare a chiudere sulla fuga, che dopo il traguardo volante di Mondragone, vinto da Pietrobon su Maestri, torna a concedere qualcosina agli attaccanti, il cui vantaggio arriva a 1’50”. Prima dello sprint Intergiro di Giugliano, in gruppo si verifica una caduta che vede coinvolti Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe) e, soprattutto, Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che però si rialzano senza troppi problemi e poi rientrano in gruppo. Lo sprint premia questa volta Maestri su Pietrobon, che passano ai -50 dalla conclusione con poco meno di un minuto di margine, mantenendo comunque 50″ anche in cima al GPM di Monte di Procida, lungo il quale in gruppo perdono contatto Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL), Tim Merlier (Soudal-QuickStep) e Phil Bauhaus (Bahrain Victorious).

Nell’avvicinamento al traguardo volante di Bacoli, però, la Alpecin torna ad aumentare il ritmo e il gap si dimezza. A quel punto, sul breve ma impegnativo strappo verso Lago Lucrino, attacca Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), che assieme a Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) si riporta su Maestri e Pietrobon. Alle loro spalle si muovono anche Lewis Askey (Groupama-FDJ), Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL) e, in solitaria, Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), che riescono a riagganciarsi alla testa della corsa poco dopo, entrando negli ultimi 22 chilometri di gara. Dato che il plotone non è però molto lontano, un nuovo tratto di salita vede ripartire Alaphilippe, con il quale resta il solo Costiou: i due guadagnano su 17″ su Vermaerke e Maestri e 25″ sul gruppo, che va a riprendere tutti gli altri attaccanti.

I due inseguitori vengono riassorbiti ai -15 dalla conclusione, quando torna davanti la Alpecin affiancata anche dalla Lidl-Trek, e i due battistrada iniziano l’ultima breve salita con solo 10″ di margine. Un indomito Alaphilippe stacca anche Costiou e prova a resistere da solo, ma il lavoro della formazione statunitense è implacabile e il transalpino, che invece inizia a faticare a meno di un chilometro dallo scollinamento, resta a tiro. È in quel momento che avviene lo scatto di Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), che nel giro di poco raggiunge e salta Alaphilippe e scollina a 7000 metri dal traguardo con circa 5″ di vantaggio. Nel primo tratto della successiva discesa, dove si verifica anche uno sfortunato salto di catena per Domenico Pozzovivo (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), sembra che il gruppo possa tenere sotto controllo l’ecuadoriano e andare a riprenderlo velocemente, ma, dopo un breve tratto in contropendenza, la seconda parte di discesa vede Narvaez tornare a guadagnare nonostante davanti arrivino anche gli uomini del Team Jayco AlUla.

La prima Maglia Rosa di questo Giro arriva agli ultimi tre chilometri con 10″ di vantaggio, che salgono a 12″ una volta passato lo striscione dei -2000 metri al traguardo. Un paio di curve avvantaggiano l’ecuadoriano, che sembra poter resistere al tentativo di rimonta della Lidl-Trek, ma il rettilineo finale e la trenata di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) per portare allo sprint Juan Sebastian Molano sono fatali a Narvaez, che vede arrivare a doppia velocità il plotone. Simone Consonni (Lidl-Trek) è ancora una volta perfetto nel lanciare la volata ai -150 metri a Jonathan Milan, sulla cui ruota è però in agguato Olav Kooij (Visma | Lease a Bike); i due piombano su Narvaez a meno di 50 metri dalla linea d’arrivo, che viene tagliata per primo dal neerlandese, davanti di mezza ruota rispetto al friulano, mentre Molano chiude terzo.

Risultato Tappa 9 Giro d’Italia  2024

Classifiche Giro d’Italia 2024

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